Primo vaccino in assoluto Contro il Virus Chikungunya: uno strumento per prevenire la Malattia trasmessa dalle Zanzare
L’EMA ha autorizzato all’utilizzo e alla commercializzazione Ixchiq, il primo vaccino contro la Chikungunya, malattia tropicale ampiamente diffusa in America Latina, Africa Centrale e Asia Orientale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes, tra cui anche la comune zanzara tigre. Attualmente la malattia è assente nel territorio italiano ma la zanzara tigre è stata il vettore di epidemie di casi autoctoni nel 2007 in Emilia Romagna e 2017 in alcuni comuni del Lazio e della Calabria. La Chikungunya è sotto sorveglianza dall’Istituto Superiore di Sanità al fine di evitarne una nuova diffusione nel nostro territorio.

Cosa Sapere sul Virus Chikungunya
La chikungunya è una malattia virale che si trasmette principalmente attraverso le punture delle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus infette dal virus CHIKV. Nella maggior parte dei casi (3-28%) la malattia decorre in maniera del tutto asintomatica, negli altri casi si manifesta dopo 1-12 giorni di incubazione con febbre elevata e intensi dolori articolari diffusi (quelle più interessate sono quelle delle mani e dei piedi) da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”; sintomi meno comuni comprendono invece congiuntivite, cefalea, mialgie, nausea, vomito e rash maculopapulare che interessa tronco, volto e anche palmi delle mani e dei piedi. In una percentuale variabile (5-80%) i dolori alle articolazioni possono perdurare mesi o anni dall’infezione acuta.
La conferma diagnostica si realizza con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.
Non esistono trattamenti antivirali specifici e le cure si focalizzano primariamente nell’alleviare i sintomi; quindi è fondamentale la prevenzione attraverso la vaccinazione.
Dati in Italia
Dal 1 gennaio al 5 novembre 2024 al sistema di sorveglianza nazionale risultano 14 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 49 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso).
Il Nuovo Vaccino: Come Funziona
Ixchiq è un vaccino a virus vivo attenuato del virus CHIKV a singola dose iniettabile per via intramuscolare. Attualmente non esistono indicazioni su eventuali richiami. Può essere somministrato in tutti i soggetti adulti a partire dai 18 anni compiuti.Il vaccino è indicato principalmente per i viaggiatori internazionali diretti nelle aree dove il virus è endemico, specialmente nel caso di lunghi viaggi o ricorrenti. Il vaccino può essere considerato anche per itinerari di breve durata nel caso in cui si abbiano viaggiatori particolarmente a rischio di sviluppare complicanze: età superiore ai 65 anni o presenza di particolari condizioni di rischio come diabete, malattie cardiache, ipertensione e presenza di malattie articolari.
La trasmissione verticale di CHIKV wild-type da individui in gravidanza con viremia al momento del parto è comune e può causare una malattia da CHIKV potenzialmente fatale nei neonati.
I dati relativi all'uso di IXCHIQ nelle donne in gravidanza sono limitati. Questi dati non sono sufficienti per concludere sull'assenza di potenziali effetti di IXCHIQ su gravidanza, sviluppo embriofetale, parto e sviluppo post-natale. Non è noto se il virus del vaccino possa essere trasmesso verticalmente e causare reazioni avverse fetali o neonatali.
Non è noto se IXCHIQ sia escreto nel latte umano. Non si può escludere un rischio per il bambino allattato al seno. Gli studi sugli animali non hanno indicato effetti nocivi diretti o indiretti sull'allattamento.
Effetti Avversi
Il vaccino è ben tollerato e sicuro. Dagli studi di fase I e III gli affetti avversi più frequenti che si sono verificati sono stati dolorabilità (10,8%) e dolore (6,1%) per quelli locali, mentre cefalea (32%), affaticamento (29,4%), mialgia (23,7%), artralgia (16,6%), febbre (13,8%) e nausea (11,4%) quelli sistemici. Si sono verificate inoltre alterazioni di parametri di laboratorio: neutropenia (41,8), leucopenia (31,2%), linfopenia (22,3%), incremento delle ALT (15,5%) e delle AST (11,7%).
Fonti / Bibliografia
- https://www.epicentro.iss.it/chikungunya/
- https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2024/20240628162987/anx_162987_it.pdf
- https://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioSchedeMalattieInfettive.jsp?lingua=italiano&id=230&area=Malattie%20infettive&menu=indiceAZ&tab=1#:~:text=In%20Italia%20nel%202017%2C%20si,Africa%2C%20Europa%20e%20nelle%20Americhe.
- https://wwwnc.cdc.gov/travel/yellowbook/2024/infections-diseases/chikungunya