Al via la campagna vaccinale antinfluenzale 2020/2021 promossa dalla Regione Toscana
La vaccinazione antinfluenzale ti protegge dal virus stagionale e ti allontana dal sospetto Covid-19.
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Al diavolo l'influenza. Quest'anno mi vaccino.
Questo lo slogan scelto dalla Regione Toscana per lanciare la campagna antinfluenzale 2020-2021. La vaccinazione è raccomandata ed offerta gratuitamente alle persone a partire dai sessantacinque anni di età ed alle seguenti categorie a rischio:
- bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da:
- malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l'asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO)
- malattie dell'apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
- diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI>30)
- insufficienza renale/surrenale cronica
- malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
- tumori
- malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
- malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
- patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
- patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
- epatopatie croniche
- perdita di fluidi cerebrospinali
- alcoolismo cronico
- asplenia anatomica o funzionale
- candidati alla splenectomia
- deficienza dei fattori terminali del complemento
- riceventi fattori della coagulazione concentrati
- bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
- donne che all'inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza
- individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
- medici e personale sanitario di assistenza
- familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato)
- soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:
- forze di polizia
- vigili del fuoco
- altre categorie socialmente utili: forze armate, polizia municipale, personale della protezione civile, addetti poste e telecomunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza, personale di assistenza case di riposo, personale degli asili nido e scuole di ogni ordine a grado
- lavoratori particolarmente esposti per attività svolta (l'offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro è pratica internazionalmente diffusa al fine di contenere ricadute negative sulla produttività)
- personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
- allevatori
- addetti all'attività di allevamento
- addetti al trasporto di animali vivi
- macellatori e vaccinatori
- veterinari pubblici e libero-professionisti
- donatori di sangue
Il periodo ottimale per vaccinarsi è quello autunnale: a partire da ottobre fino alla fine di dicembre. Il virus dell'influenza può portare complicanze anche gravi, ecco perché la vaccinazione rappresenta un'importante misura di protezione per se stessi e per gli altri, semplifica la diagnosi, riduce le complicanze e favorisce l'efficienza dell'assistenza sanitaria. I sessantacinquenni potranno vaccinarsi gratuitamente anche contro lo pneumococco e contro lo Herpes Zoster.
Per informazioni è possibile rivolgersi al medico curante o al centro vaccinale della Asl.